venerdì 23 dicembre 2011

Buchi neri auscultati

Le analogie nelle attività di divulgazione scientifica sono il pane quotidiano, e sono per altro pronto ad ammettere che spesso se ne abusa magari cercando più l'immagine ad effetto che la corretta comunicazione.

Rimane però anche vero che, certamente con un po' di fantasia, tutto questo possa essere un potente mezzo per divulgare il fascino di risultati scientifici che altrimenti potrebbero apparire relativamente aridi agli occhi di un pubblico non specialista.

Di recente infatti, un gruppo di scienziati internazionali, fra i quali i nostri, nel senso di INAF/Brera. mi si perdoni il brera-centrismo, Tomaso Belloni, Holger Stiele, Sara Motta e Teo Muñoz-Darias, hanno studiato le emissioni da parte di una sorgente denominata IGR J17091-3624. 


Il nome, riconosciamolo, non è certamente di quelli che attirano flotte di appassionati, migliore effetto farà sicuramente sapere che si tratta di uno di quei sistemi in cui una stella cede massa ad un oggetto compagno che gli orbita vicino, nel nostro caso un buco nero. Questo tipo di configurazione è abbastanza comune nelle sorgenti di alta energia, e questi sistemi possono essere notevolmente brillanti come anche dare luogo a variazioni di intensità su molte scale temporali.


Ed è proprio studiando queste variazioni che è possibile ottenere una grande quantità di informazioni fisiche sul sistema. In un certo senso, è qui è l'analogia un po' suggestiva, ascoltando "il battito del buco nero"!

Infatti studiando la ritmicità con cui il flusso di materia dalla stella compagna cade sul buco nero è anche possibile ottenere una stima della massa dello stesso, una misura sempre fondamentale e mai semplice. Nel caso specifico, con un certo grado di sorpresa da parte degli scienziati coinvolti, si è trovata una massa relativamente piccola: circa 3 volte quella del nostro Sole. Si pensi che la sola altra sorgente nota di questa categoria che mostra un comportamento simile, GRS 1915+105, altro bel nome, si calcola alberghi un buco nero di una quindicina di masse solari.

Se volete saperne di più abbiamo una press-release dell'INAF e ai siti delle press-release della NASA e del Goddard Space Flight Center trovate anche dell'interessante materiale multi-mediale fra cui, appunto, una registrazione del "battito" del buco nero!


In ultimo, naturalmente, un augurio di Buon Natale a tutti quanti!

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