mercoledì 12 marzo 2014

E finalmente le osservazioni!

Ancora da Cristina a La Palma:


Penultima tappa del mio viaggio, forse la più significativa. 

È stata una giornata estremamente lunga, perché, nonostante la certezza (più che altro la speranza) che saremmo dovuti restare svegli fino a tardi per osservare, quando ci si trova in un posto del genere non è possibile resistere alla tentazione di andare in giro a fare un milione di foto ricordo. E in effetti è così che è trascorsa una buona parte della nostra giornata: di mattina abbiamo passeggiato attorno alla Residencia, soffermandoci ai telescopi che incontravamo (in particolare a MAGIC, che è davvero stupendo), mentre subito dopo pranzo, prima di recarci al NOT ad incontrare Tapio, siamo andati a vedere da vicino Los Muchachos, da cui l'osservatorio prende il nome. Si tratta di alcune rocce piuttosto alte e di forma allungata, poste in cima a un picco. 
Lo spettacolo da lassù era mozzafiato: da una parte la bocca del vulcano, piena di nuvole e molto suggestiva, con sullo sfondo, in lontananza, il Teide, vulcano di Tenerife alto 3718 metri; dall'altra, tutti i telescopi dell'osservatorio (NOT, GranTeCan, TNG, Liverpool, Newton...). 

Il meteo oggi sembra essere dalla nostra parte, garantendoci sia di ammirare questi favolosi paesaggi, che di sperare in una buona notte di osservazioni. Anche Tapio, il nostro support astronomer, è della stessa idea. Quando lo incontriamo, alle 3 del pomeriggio, ci mettiamo infatti subito al lavoro, e per prima cosa ci occupiamo di prendere le immagini di calibrazione, dette FLAT e BIAS, che serviranno a correggere tutte le immagini che prenderemo durante la notte per effetti dovuti all'elettronica del sistema o alle disuniformità della camera CCD, grazie alla quale la radiazione proveniente dagli oggetti celesti viene raccolta, permettendoci di visualizzare le immagini su cui è possibile lavorare. Per il momento si lavora quindi ancora a cupola chiusa. 

Cristina ed Igor sotto il GranTeCan

Alle 17:30 io e Igor abbiamo appuntamento con Daniel, che lavora al Gran Telescopio Canarias (GranTeCan), il più grande telescopio al mondo, e che ha promesso di farci fare una specie di visita guidata. Il GranTeCan è un telescopio gigantesco: lo specchio primario, costituito da una trentina di segmenti esagonali, misura in totale 10,4 metri (superando di poco i "gemelli" Hawaiiani Keck, di 10 metri), il che significa che è circa 4 volte il NOT. Senza vederlo, non è possibile immaginarsi quanto possa essere grande!




Le condizioni metereologiche sembrano ottimali, quindi subito dopo una veloce cena alla Residencia ci rechiamo al NOT, dove Tapio ci sta già aspettando per prendere le prime misure a cupola aperta (che sono ancora misure di calibrazione da prendersi al tramonto, per assicurarsi l'uniformità del cielo). Verso le 20:30 possiamo iniziare con i nostri target! 
Cristina nella control room del NOT
La soddisfazione a fine serata è grande: siamo riusciti senza difficoltà, grazie al prezioso aiuto di Tapio, a prendere un sufficiente numero di misure per il nostro proposal. In particolare, abbiamo osservato utilizzando tecniche di polarimetria un balzar in due bande nell'ottico, R e B, prendendo immagini di un centinaio di secondi di integrazione, per una durata totale di 2 ore. Nel mezzo, abbiamo dovuto cambiare il puntamento del telescopio, in quanto ci è stato richiesto di osservare per circa 1 ora e mezza un Gamma Ray Burst esploso oggi. Inoltre abbiamo raccolto anche un migliaio di secondi di osservazione polarimetrica di una binaria X, che mi serviranno per completare un lavoro che sto portando avanti da qualche tempo.

È stato molto bello lavorare questa notte, anche perché per la prima volta ho avuto una responsabilità grande, e mi sono resa conto di essere in grado di giostrarmi abbastanza bene tra tutte le cose che vanno tenute d'occhio durante le osservazioni: tempi di esposizione, saturazione degli oggetti, quali filtri usare, che tecnica di osservazione preferire, eccetera.
Alla fine tutto è risultato essere molto naturale, e se per qualche motivo una scelta non è risultata ottimale (per esempio tempi di esposizione troppo brevi) siamo sempre riusciti a trovare una soluzione adeguata, senza nessun problema o perdita di tempo.

Sono ottimista sul fatto che potremo tirar fuori risultati interessanti da tutti questi dati: ora non resta che analizzarli! Ma ce ne occuperemo una volta tornati a casa...



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