venerdì 13 febbraio 2015

Dove si tocca il cielo con un dito!


di Cristina Baglio.

Il giorno dopo la mia prima notte di osservazione, sabato, dopo una sveglia nel primo pomeriggio e una colazione veloce, ho fatto una lunga passeggiata, passando da tutti i telescopi presenti a La Silla. La camminata è abbastanza lunga ed è un ottimo modo per arrivare stanchi a sera, vanificando il fatto di aver dormito fino a tardi, ma decisamente ne vale la pena dal punto di vista paesaggistico. Inoltre il sabato a La Silla può capitare, come è successo a me, di incontrare gruppi di persone da La Serena che si sono prenotati per visitare i telescopi, e che ti rivolgono domande del tipo: “Are you an astronomer, or a normal person?”, lasciandoti sbigottito a pensare che tu vorresti poter essere entrambe le cose, quindi anche dal punto di vista delle relazioni umane la passeggiata è consigliabile!

Il magnifico arco della Via Lattea con le Nubi di Magellano da La Silla.
Immagine di Christian Obermeier.

Prima di cena, come il giorno precedente, mi sono recata nella sala di controllo per parlare con George, l'astronomo di supporto, delle calibrazioni che vanno prese per le misure della notte. Le osservazioni, che sono iniziate dopo l'analisi dell'immagine da parte del tecnico del telescopio, hanno preso il via verso le 21:30, quando il sole era ormai del tutto tramontato, e la luna ancora non era sorta. Durante quella notte questa condizione di “bassa luminosità” si è protratta per la prima volta da quando ho messo piede a La Silla per un tempo abbastanza lungo da permettermi di osservare il cielo. Che meraviglia! Dopo pochissimi secondi per abituare gli occhi al buio, subito ho potuto vedere con chiarezza la costellazione della Croce del Sud, appena sopra gli edifici della foresteria, da cui verso l'alto partiva la Via Lattea. Non avevo idea che fosse possibile vederla con così tanta chiarezza, riconoscendo addirittura le zone più scure e ben delimitate in cui la polvere interstellare assorbe la radiazione (una di queste si trovava vicinissima alla Croce del Sud)! Inoltre si possono vedere moltissime zone nebulose nel cielo, tra le quali con l'aiuto di una mappa abbiamo riconosciuto l'ammasso aperto M44, il cosiddetto “Beehive cluster”, conosciuto anche come Presepe. Ultime, ma non di certo come importanza, le bellissime Nubi di Magellano, la grande e la piccola, erano perfettamente visibili vicino alla Via Lattea. Queste mi hanno stupita moltissimo per la loro dimensione angolare, molto più grande di quanto mi immaginassi. Appaiono come delle nuvolette chiare sullo sfondo scuro del cielo, e si osservano anche guardandole direttamente, a differenza di quanto accade quando le nebulosità sono appena visibili.

Una volta sorta la luna, che mi ha impedito di continuare a godere dello spettacolo del cielo, sono tornata nella sala di controllo per proseguire le osservazioni (che nel frattempo stavano ovviamente andando avanti). Questa notte il programma è molto più semplice rispetto alla prima, visto che si osserva in ottico (EFOSC2), e EFOSC2 è molto più performante rispetto a SOFI per quanto riguarda la polarimetria, visto che viene usato molto più spesso. In particolare, visto che è dotato di una lamina a mezz'onda, non è necessario ruotare completamente l'intero strumento per ottenere le osservazioni polarimetriche, e di conseguenza non ho dovuto controllare in ogni immagine che il target dell'osservazione fosse ancora nel campo di vista (la sera prima era successo che il target uscisse dal campo proprio a causa della rotazione). Durante la notte inoltre ho ricevuto il consenso da parte del direttore di La Silla a osservare due target aggiuntivi, binarie X recentemente andate in outburst e quindi con una certa probabilità di presentare dei getti. Quindi ho dovuto leggermente rivedere il programma per inserirli entrambi, ma è stato semplice visto che, quando ho programmato le serate, ero stata molto larga con i tempi. Anche questa seconda notte di osservazioni quindi si è conclusa molto bene, senza intoppi e difficoltà.

La costa del Pacifico nei pressi di Valparaiso
La domenica nuovamente inizia con una lunga passeggiata, l'ultima di questo mio soggiorno a La Silla considerando che il giorno dopo sarei tornata a Santiago. L'ultima sera a La Silla il meteo è perfetto e la Luna sorge ancora più tardi, quindi (oltre che a permettermi un'osservazione del cielo ancora più sorprendente della sera prima) il programma è andato molto bene, con un seeing bassissimo per tutta la durata della notte. Anche in questo caso ho utilizzato lo strumento EFOSC2, sempre in modalità polarimetria.
Il lunedì sono ripartita per Santiago, dopo aver ottenuto la mitica tazza ricordo di La Silla, premio per aver sottomesso il report di fine missione. Il viaggio in Cile si è concluso con la visita della città di Santiago, e con una puntatita veloce al ghiacciato (nonostante lì sia estate) Oceano Pacifico.
Ritorno a casa arricchita di tante esperienze e desiderosa di mettermi all'opera nella parte più interessante del lavoro, che, come sempre, è capire che cosa questi dati che ho preso hanno da dirmi!
La Silla, ci si rivede presto (spero!).

Nessun commento:

Posta un commento