lunedì 2 febbraio 2015

Viaggi astronomici

Qualche tempo fa (qui) abbiamo parlato di come si svolgono le attività osservative per gli astronomi. E lo abbiamo fatto seguendo una campagna osservativa alle Canarie di una giovane dottoranda milanese, Cristina Baglio.

Effettivamente, come abbiamo più volte ricordato, il compiere osservazioni con un telescopio è una prerogativa di solo una  "sotto-famiglia" di astrofisici, quelli che si occupano di osservazioni con telescopi ottici. Ma ci sono astrofisici specializzati nell'utilizzo di strumentazioni pensate per altre lunghezze d'onda, dal radio alle altissime energie, così come anche persone più legate alle problematiche teoriche, al calcolo numerico, ecc. E, per la verità, nella moderna astrofisica molto spesso queste separazioni sono solo simboliche, la moderna ricerca richiede un approccio "aperto", e le tecniche osservative ed interpretative diventano parte di un unico percorso cognitivo.


Sia come sia, è comunque vero che gli astronomi osservativi che lavorano con i grandi telescopi ottici hanno spesso la possibilità visitare alcuni dei luoghi più affascinanti del pianeta. I moderni telescopi sono infatti inevitabilmente situati in zone lontane da ogni forma di inquinamento luminoso, in aree remote e scarsamente popolate. Dai deserti del sud America alle cime dei vulcani delle isole Hawaii. 

E senza dubbio questi viaggi rappresentano una delle fasi più importanti della vita professionale di un astronomo. L'organizzazione delle osservazioni, la necessita di acquisire dimestichezza con strumentazioni sofisticate, ed in generale la gestione delle attività dove ogni minuto di "tempo telescopio" è prezioso definiscono un'interessante insieme di operazioni che possono sollevare la curiosità anche del grande pubblico di appassionati.

Ed a questo scopo, approfittando di una nuova missione osservativa di Cristina, questa volta verso l'emisfero sud, ed esattamente verso l'Osservatorio Astronomico di La Silla, proponiamo un nuovo "diario di viaggio". Seguiremo cioè Cristina durante la sua missione in modo da guadagnare una veduta privilegiata sulla vista professionale di un giovane astronomo alle prese con aspetti complessi ma anche affascinanti del suo lavoro.

Mentre scriviamo queste righe Cristina è in procinto di arrivare a Santiago del Cile da Milano. A breve quindi avremo il piacere di seguire le sue "cronache".



 


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